sabato 23 marzo 2013

da casa al Parlamento con i mezzi pubblici




Nonostante le difficoltà dovute alle barriere architettoniche, vado da casa in Parlamento con i mezzi pubblici, perché l'esempio è importante! (ma ho sempre bisogno di essere accompagnata!)

giovedì 21 marzo 2013

Ciao Pietro!

Chi frequenta questo blog avrà capito che Pietro Mennea per me non era solo un semplice atleta, un mito, la realizzazione di tutto ciò che si può ottenere attraverso lo sport: olimpiadi, record del mondo, portabandiera a Seul 1988. Per me era molto di più.

Aveva dimostrato che tutto è possibile, lui nato a Barletta, era riuscito ad arrivare sulla vetta del mondo quando lo sport era ancora altro, quando gli sponsor erano una chimera e aveva portato all'Italia uno storico record del mondo nei 200 metri. Ma Mennea non era solo questo. Aveva due lauree ed era avvocato: conoscendolo ho capito che quel mio sogno di essere atleta e studiare contemporaneamente non era utopia. E poi quell'affetto in tutti i gesti e nelle parole che aveva sempre nei miei confronti.

Sarai sempre nel mio cuore.

martedì 19 marzo 2013

ferisce più la lingua della spada

Questo il mio comunicato ufficiale in risposta all'utilizzo improprio del termine "cerebroleso" da parte del giornalista Marco Travaglio, firmato, oltre che da me, da tutto il gruppo dei deputati della Campania

Disabilità, Coccia a Travaglio, da cerebrolesa molto offesa da parole giornalista

Patologie non siano insulti

“Ieri Marco Travaglio ha offeso i lettori che lo criticavano definendoli ‘cerebrolesi’, oggi dice che stava scherzando. Ma la toppa è peggio del buco. Non è questione di essere politicamente corretti, bisognerebbe fare un passo avanti a livello culturale e smetterla di considerare le patologie come offese. Io, da cerebrolesa, è una vita che combatto per far capire che la mia patologia non è sinonimo di deficit mentale. Travaglio, che è un giornalista, dovrebbe dare più peso alle parole che utilizza”. Lo dichiara la deputata democratica, Laura Coccia.

domenica 17 marzo 2013

La Legislatura delle Meraviglie: Boldrini e Grasso, fatti e non parole.

La VII Legislatura, cominciata venerdì alle idi di Marzo, è iniziata portando con sé tantissime novità.

Questo è il Parlamento più giovane e con più donne della storia repubblicana e il vento di cambiamento è cominciato a spirare già ieri, con la scelta dei presidenti di Camera e Senato.

L'elezione di Laura Boldrini è un segno netto di discontinuità con le politiche del passato, che volevano respingere i migranti, abbandonandoli al loro destino. Ma la Boldrini non è solo questo. E' stata un autorevole membro dell'UNHCR che ha lavorato anche con le parole per picconare le idee razziste che cercavano di dilagare nel nostro paese.

La scelta di Pietro Grasso come seconda carica dello Stato mi è suonato un riconoscimento (meglio tardi che mai) al sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La sua difficile elezione dimostra anche come l'art. 67 della Costituzione sia fondamentale, poiché lascia a tutti libertà di scelta. Non ne vedo il "pericolo".

Bersani ha voluto mandare un segnale di apertura e dialogo, mostrando concretamente che la buona politica esiste veramente. La giornata di ieri dimostra che il tempo delle chiacchere da campagna elettorale è finita, stiamo agendo.

venerdì 15 marzo 2013

Il primo giorno non si scorda mai!

Oggi primo giorno alla Camera dei Deputati. Tanta, tantissima emozione ma con la consapevolezza di avere al mio fianco tutti coloro che in questi 26 (quasi 27) anni sono stati al mio fianco e coloro che lo hanno fatto in questo ultimo periodo erano lì al mio fianco.

Ho ascoltato e parlato molto negli ultimi mesi, ora è il tempo di lavorare.

giovedì 14 marzo 2013

BENVENUTO PAPA FRANCESCO I

Ieri, per me inaspettatamente, è arrivata la fumata bianca ed ha portato tante novità.

Papa Francesco si è presentato come una persona semplice, con la sua croce di ferro e il suo "buona sera!", come a chiedere il permesso di entrare nelle nostre case. La sua umiltà era evidente, nel suo chiedere di pregare per lui.

Deve essere una sensazione strana svegliarsi Papa, soprattutto di questi tempi! Avrà un compito molto difficile, nel ricondurre la Chiesa sui binari della sobrietà e della semplicità.

E' un pastore che conduce il suo gregge, mettendosi sullo stesso piano e non avendo paura di mostrare le sue paure, come tutti i grandi uomini.


lunedì 11 marzo 2013

qualche considerazione sui costi di un'eventuale ritorno alle urne

Oggi ho fatto il mio primo ingresso ufficiale a Montecitorio e sbrigato tutte le pratiche di rito.

Mentre ero lì a firmare, farmi fotografare e seguire tutta la prassi pensavo: ma se si andasse a rivotare tra 3 o 6 mesi, oltre a pagare nuovamente i 300 e rotti milioni di € per rifare formalmente le elezioni, occorrerebbe pagare nuovamente tutta la carta per stampare i moduli da firmare, il lavoro dei tecnici e di tutti quelli che fanno straordinari per seguire i deputati e i senatori nei loro primi inesperti passi (perché ovviamente ogni nuova elezione ha nuovi parlamentari!)

Quindi: non vale la pena pensarci BENE prima di tornare alle urne e mandare in fumo soldi già spesi, no?

domenica 10 marzo 2013

venerdì 8 marzo 2013

Per tutti quelli che credono ci sia stato anche un "fascismo buono"

Non so cosa intendano i signori che parlano di "fascismo buono" o sostengono che il fascismo abbia fatto "anche cose buone", ma vorrei ricordare alcuni passaggi in periodi storicamente diversissimi tra loro:


  • 1922, nel dibattito sulla fiducia al suo Governo dopo la chiamata del Re, Mussolini in Parlamento afferma:
"POTEVO FARE DI QUEST'AULA SORDIDA E GRIGIA UN BIVACCO DI MANIPOLI. POTEVO SPRANGARE IL PARLAMENTO E COSTITUIRE UN GOVERNO ESCLUSIVAMENTE DI FASCISTI. POTEVO MA NON HO, ALMENO IN QUESTO PRIMO TEMPO, VOLUTO." [da A. Giardina, G. Sabbatucci, V. Vidotto "Storia Contemporanea - Il Novecento." Laterza, Bari]

  • 10 giugno 1924: l'Onorevole Giacomo Matteotti viene ucciso per aver denunciato brogli elettorali nelle elezioni del 6 aprile.

  • 3 gennaio 1925: Mussolini tiene un discorso in Parlamento nel quale si assume la responsabilità politica, morale e storica del delitto.

  • 1926: muoiono Giovanni Amendola e Piero Gobetti.

Dopo altri infiniti passaggi che vedono, tra l'altro lo scioglimento del Parlamento

  • novembre 1938 emanazione delle leggi razziali

  • 10 giugno 1940: l'Italia entra in guerra al fianco della Germania nazista

  • gennaio 1944: con il Processo di Verona vengono condannati a morte coloro che avevano sfiduciato il fascismo il 25 luglio 1943, tra le vittime Galeazzo Ciano, marito di Edda Mussolini.

Sinceramente non riesco a trovare un solo giorno in cui il fascismo sia stato "buono" per l'Italia.

martedì 5 marzo 2013

Uthopia

Questo è un momento decisivo per il Paese. Non si potrà tornare subito al voto, cancellando con un tratto di penna le elezioni appena passate con un breve "scusate, ma ci siamo sbagliati". Come tutti sanno, infatti, occorre prima eleggere il Presidente della Repubblica, attendere  il suo insediamento e solo in seguito la sua eventuale decisione di sciogliere le Camere, fare una nuova estenuante campagna elettorale e, poi, votare.

Mi chiedo: visto che il PD ed il M5S hanno molti punti del programma in comune (RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI, CONFLITTO D'INTERESSI, TAGLI O DEI COSTI DELLA POLITICA, INSERIMENTO DELL'ATTIVITA' MOTORIA NELLA SCUOLA ELEMENTARE, solo per dirne qualcuna), non sarebbe più facile attuarli insieme e, poi, tornare al voto?

In questo modo si manderebbe un segnale forte di credibilità e solidità istituzionale e si riuscirebbero a dare quelle risposte di cui il Paese ha veramente bisogno.

Purtroppo comincio a pensare che sia tutto un'utopia..

sabato 2 marzo 2013

Abbiamo bisogno di costruire il nostro futuro

In questo momento difficile per il nostro Paese non c'è tempo per i tatticismi politici. 

La coalizione del centrosinistra ha ottenuto la maggioranza di voti da parte degli elettori sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica ed ha l'onere di governare. La legge elettorale, per come è stata concepita, non permette di tramutare il consenso ottenuto in una maggioranza numerica, che garantisca stabilità, quindi, occorre trovare una soluzione di compromesso con una parte delle forze politiche presenti in Parlamento.

Il risultato delle urne ha consentito a movimenti nuovi di diventare forze politiche, uscendo da un meccanismo bipolare e catalizzando una parte (non la maggioranza) delle speranze del Paese ed ora ha un ruolo istituzionale al quale non può sottrarsi. Presentarsi alle consultazioni del Presidente della Repubblica è un atto politico e non una protesta. Il tempo delle urla in piazza è terminato, ora inizia quello della responsabilità. 

Essere responsabile vuol dire essere consapevole che il proprio mandato è un servizio alla Nazione, a tutti quei cittadini che non arrivano alla terza settimana del mese, a quelle industrie soffocate dai debiti e dai crediti, agli anziani che vedono ridursi il potere d'acquisto delle pensioni, ai ragazzi che hanno scuole fatiscenti o sono costretti ad emigrare per costruirsi un futuro.

Il Paese ha bisogno di costruire adesso, non può più aspettare oltre.